ERANO LE DICIANNOVE E SESSANTANOVE - Livorno Trasgressiva

ERANO LE DICIANNOVE E SESSANTANOVE - Livorno Trasgressiva

Erano le diciannove e sessantanove, quando la vide spuntare in fondo alla strada. Lo so, le diciannove e sessantanove non esistono, ma Alfredo è un vero maiale e alle venti e nove minuti pensò che quello fosse un bell'orario per incontrare il suo amore. La ragazza zuppa di pioggia, si riparò sotto l'ombrello di Alfredo.
- Ho un ritardo di nove minuti - disse senza salutare.
- Non ti preoccupare, è troppo presto per dire che sei rimasta incinta.
- E sono pure tutta bagnata!
- Lo so, ti succede sempre quando mi vedi.
- Finiscila scemo! - esclamò lei e poi, alzando la testa verso l'ombrello: - E' bello grande per fortuna.
- E' quello di mio fratello.
- Sì, in effetti il tuo è più piccolo. Cosa facciamo? Vengo io da te o vieni tu da me?
- Forse sarebbe meglio che venissimo insieme da una qualsiasi parte, non ti pare?
- Hai intenzione di andare avanti così per tutta la serata?
- Colpa tua che mi rendi elettrico e non faccio che pensare a una cosa sola.
- Bene, toglitela dalla testa perché adesso ho fame.
- Ho prenotato al "Cappero". Hai fatto come ti ho detto?
- Sono senza mutandine e con le autoreggenti. Il che significa che ci sei riuscito.
- Andiamoci, ci attende una serata di fuoco!
Nel locale, il vociare babelico e solo un paio di tavoli liberi.
- Eccoli, sono loro e il tavolo vicino è libero. Ottimo - sentenziò Alfredo. Appena si sedettero, i vicini si scambiarono uno sguardo di soddisfazione. Sonia e Alfredo li guardarono sfacciatamente, esaminandoli nell'aspetto e nelle movenze.
- Allora? - chiese Alfredo.
- Lui avrà cinquant'anni.. ma è un bell'uomo, va bene.
- Mostragliela... lo voglio vedere con la bava alla bocca!
Sonia spostò le gambe fuori dal tavolo e, quando furono in direzione del brizzolato, le divaricò lentamente, con lascivia, umettandosi le labbra con la lingua. Il cinquantenne spalancò gli occhi e quasi si strafogò col boccone che gli calava di traverso. La compagna lo osservava divertita e, accettando la sfida, si chinò in avanti per raccogliere la forchetta che aveva lasciato cadere. Era senza reggiseno; la blusa larga sul davanti scoprì due seni tondi e grandi come bocce da bowling. Le schermaglie proseguirono per tutta la durata della cena e alla fine si presentarono e si accordarono per ritrovarsi in un anonimo appartamento di periferia. Ora non era più necessario che s'incontrassero di nascosto. Potevano farlo liberamente, mentre le donne si baciavano e accarezzavano appassionatamente.

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